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Presentazione A.B.C. Burlo “Il bene diffuso del non profit”

Giovedì 6 giugno il Presidente Benussi ha partecipato all’incontro organizzato a Palazzo Gopcevich (Trieste) da A.B.C. Associazione per i Bambini Chirurgici del Burlo onlus che a riunito istituzioni, donatori, beneficiari, volontari, mondo medico e scientifico, aziende per ragionare insieme sul “bene diffuso del non profit” all’interno delle nostre comunità. Per indagare come la visione e l’operato del Terzo settore sia capace di creare un tessuto di relazioni fatte di fiducia e generare valore che va a beneficio di tutta la comunità e che è alla base di una società sana, coesa e solidale.

La Fondazione CRTrieste sostiene da anni l’Associazione Bambini Chirurgici del Burlo, da 14 anni punto di riferimento per i bambini nati con malformazioni, ricoverati nella chirurgia dell’ospedale Burlo Garofolo, e per le loro famiglie. Ricordiamo, nel 2017, il contributo alla ristrutturazione dell’appartamento di via Tiepolo, che è stata fondamentale per consentire, da un lato, ai bimbi ospedalizzati la vicinanza fisica dei genitori e, dall’altro, alle famiglie coinvolte di trovarsi in un contesto confortevole e di supporto emotivo in un periodo così delicato della vita. Un bellissimo esempio di attività che permette sia di aggregare le risorse disponibili sul territorio e sia di avere ciclicamente un riscontro oggettivo e positivo dell’investimento effettuato.

Dall’inizio della sua attività, la Fondazione CRTrieste ha destinato oltre 19 milioni di euro (tra progetti ed erogazioni) a sostegno delle attività degli ambiti del sociale, del volontariato e della salute – ha dichiarato Tiziana Benussi, Presidente della Fondazione CRTrieste – Ciò che ha orientato la Fondazione nel sceglierli e, più in generale, che orienta ogni sua azione è in linea con l’idea di “bene diffuso” che emerge dall’incontro odierno e che è racchiuso nel nostro claim “Il colore del benessere sociale”. L’intera attività della Fondazione è volta infatti a promuovere ricadute positive di lungo periodo su tutto il tessuto sociale, al di là dei singoli contributi”.

 

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