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A Trieste in arrivo la riproduzione fedele del Batiscafo TRIESTE

Trieste si prepara ad accogliere uno dei simboli della sua storia scientifica e culturale: il batiscafo Trieste, il sommergibile che nel 1960 conquistò il primato assoluto immergendosi nella Fossa delle Marianne fino a 10.916 metri, con a bordo lo scienziato svizzero Jacques Piccard e il tenente della U.S. Navy Don Walsh. Un’impresa senza precedenti, che ha segnato l’immaginario collettivo del Novecento e ha dato alla città giuliana un posto speciale nella mappa dell’innovazione tecnologica mondiale.

Il manufatto, realizzato con il contributo anche della Fondazione CRTrieste, verrà consegnato alla città il prossimo 5 ottobre in Piazza Unità d’Italia e successivamente esposto al “Museo della Guerra per la Pace de Henriquez”.

Diego De Henriquez, collezionista di armamenti bellici e grande sostenitore del progetto, insieme allo scienziato svizzero Jacques Piccard è stato tra i principali fautori dell’operazione “Batiscafo Trieste”, investendo in essa gran parte della sua vita e delle sue risorse personali.

 Il batiscafo è stato costruito nei Cantieri Riuniti dell’Adriatico di Monfalcone, mentre la navetta sferica di 2.00 m. in acciaio, destinata a ospitare Piccard e un suo assistente, è stata prodotta dalle Acciaierie di Terni. I primi collaudi risalgono al 1953 presso l’isola di Ponza.

 Nel 1960, dopo l’acquisto da parte della US Navy che sostituì la capsula di pressurizzazione con una nuova più resistente, Jacques Piccard compì l’impresa storica: il 23 gennaio raggiunse i 10.902 metri di profondità nella Fossa delle Marianne. L’avventura, celebrata in tutto il mondo, ma poco nota in Italia, è oggi ricordata soprattutto al Museo Navale di Washington, dove il batiscafo Trieste è esposto dal 1966, anno del suo disarmo.            

La copia fedele all’originale, realizzata sulla base dei progetti storici, sarà esposta nell’Hangar 8-10 del Museo de Henriquez. Ad arricchirne la fruizione vi saranno installazioni multimediali, proiezioni di docufilm e una mostra tematica.

La Fondazione CRTrieste ha accolto immediatamente e con convinzione l’invito del Comune di Trieste a partecipare al progetto, riconoscendone il grande valore culturale e simbolico. La ricostruzione in scala 1:1 del batiscafo Trieste significa valorizzare un’impresa che appartiene alla storia. Conservare e tramandare la memoria dell’esplorazione compiuta nel 1960 da Jacques Piccard è un atto di responsabilità e di visione; valorizzare l’ingegno e il coraggio di ieri ci aiuta a costruire una società migliore oggi. Crediamo infatti che l’innovazione e la ricerca siano strumenti fondamentali per affrontare le sfide del presente e ispirare le nuove generazioni verso un futuro più consapevole e aperto al progresso.

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