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La Collezione d’Arte
Romeo Daneo
Albero giallo
Pastello su carta, cm 31,9 x 45,2

Romeo Daneo, formatosi come pittore autodidatta, è stato sicuramente un artista di spicco nel panorama artistico triestino della seconda metà del Novecento. Sin dagli inizi si dedicò al tema del paesaggio, pur evolvendosi a livello stilistico nel corso degli anni, giungendo via via a soluzioni formali e declinazioni tra loro differenti.

Colline gialle rappresenta uno dei più importanti punti di arrivo di quella ricerca che, dopo prime sperimentazioni sulla scorta del divisionismo e dell’espressionismo, portò Daneo negli anni Cinquanta ad elaborare un linguaggio espressivo originale, caratterizzato da accostamenti di elementi e campiture di colore, simili all’effetto del collage.

Il dipinto fa parte in realtà di un ciclo più ampio e venne probabilmente esposto in occasione della Biennale Triveneta di Padova. In questa tela, Daneo si allontana dalla verosimiglianza e dal realismo, virando verso una semplificazione formale dei vari elementi che abitano la collina, la quale, protagonista della composizione, viene appiattita nella superficie del quadro con una resa totalmente bidimensionale.

L’uso tendenzialmente decorativo delle forme e delle cromie ricorda le strutture di raffinate opere tessili, oltre a far trasparire una vaga ascendenza bizantina.

Le altre due opere visibili in questo percorso rappresentano invece un momento diverso della carriera di Daneo, che tra gli anni Sessanta e Settanta iniziò ad avvicinarsi al mondo dell’incisione, di cui Albero giallo è un esempio significativo.

In entrambe le opere, la composizione si fa ancor più essenziale e anche in questo caso la profondità è completamente annullata. Le figure degli alberi, rese con forme sintetiche e semplificate, dominano quasi totalmente lo spazio e colpiscono subito l’occhio i colori dal forte valore luministico che, come nel caso di Albero giallo, talvolta si scontrano con tonalità più scure, quali il blu dello sfondo, steso in maniera non uniforme. Mentre quest’ultima opera, in quanto monotipo, venne realizzata a stampa unica a partire da una matrice, Albero, anche se di iconografia simile, è stato composto con una tecnica molto diversa, ovvero con l’uso del pastello su carta.

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