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“Il mio Carso. Paesaggi e figure dalla Collezione d’Arte della Fondazione CRTrieste”

Dal 2 settembre 2022 gli spazi del Museo di Arte Moderna “Ugo Carà” della cittadina istroveneta ospiteranno la mostra “Il mio Carso”. Paesaggi e figure dalla Collezione d’Arte della Fondazione CRTrieste”, curata dal professor Alessandro Del Puppo. L’esposizione sarà visitabile fino al 27 novembre, da martedì a venerdì dalle 17 alle 19, sabato dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19, domenica e festivi dalle 10 alle 12.
Sulla scia della continuità anche la scelta del fil rouge espositivo: quello letterario. Lo scorso anno “Vita col Mare”, romanzo di Stelio Mattioni, quest’anno invece, in occasione dei 110 anni dalla pubblicazione, la scelta è caduta su “Il mio Carso” di Scipio Slataper.
In un allestimento particolare, sono i passi salienti dell’opera di Slataper ad accompagnare il visitatore nel ricostruire l’immagine mitica del Carso come luogo dell’anima, territorio rusticamente poetico e problematicamente identitario. Uno spazio della memoria, dell’idillio e non di rado del dolore – (come i numerosi incendi che lo hanno di recente martoriato) -: una geografia che si rispecchia nella storia e che dalla storia è segnata.
Il percorso presenta paesaggi di pittori triestini e giuliani del Novecento: Guido Grimani, Mario Lannes, Pietro Lucano, Gianni Brumatti, Enrico Fonda, Eligio Finazzer Flori.

Ma non solo quelli.

È una mostra dove la pittura fissa momenti specifici, come le albe di Enrico De Cillia e Guglielmo Grubissa; i tramonti di Giovanni Napoleone Pellis e di Antonio Vittore Cargnel, ed è anche l’occasione, ancora una volta, per dare lustro ad autori meno noti come Alessio Iussupoff o Carlo Ostrogovich, ma soprattutto per provare a narrare, sulla scorta delle pagine di Slataper, il paesaggio carsico, triestino e giuliano come luogo di perenni opposizioni: città e campagna, esperienza e memoria, energia e abbandono tra autobiografismo vociano e impressionismo visivo.

Per agevolare la visita, la maggior parte delle opere è supportata da una audioguida, scaricabile dal QRcode delle didascalie. Nelle sale del Muse o Carà insomma, ognuno troverà il suo Carso.
La mostra si inserisce anche nel calendario delle iniziative culturali di Barcolana.

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