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Consegnato il 53° San Giusto d’Oro a Zeno D’Agostino. La statuetta, opera dello scultore Tristano Alberti, è donata dalla Fondazione CRTrieste.

Consegnato il 53° San Giusto d’Oro a Zeno D’Agostino, Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale. La statuetta, opera dello scultore Tristano Alberti, è donata dalla Fondazione CRTrieste.

Promossa dall’Associazione della Stampa del Friuli Venezia Giulia e dal Gruppo Giuliano Cronisti, in collaborazione con il Comune di Trieste e il contributo della Fondazione CRTrieste, che mette a disposizione ogni anno dal 1967 la statuetta opera dello scultore Tristano Alberti, si è svolta oggi nella sala del Consiglio Comunale di Trieste la cerimonia di conferimento del 53° San Giusto d’Oro a Zeno D’Agostino, Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, e una targa speciale all’Associazione Giuliani nel Mondo di Trieste per i suoi primi 50 anni di attività.

Alla presenza di autorità civili, militari e religiose, la cerimonia sì è aperta con il saluto del Presidente del Consiglio comunale Francesco Panteca; a seguire gli interventi del Presidente del Fondazione CRTrieste, Tiziana Benussi, e del Sindaco, Roberto Dipiazza, che ha evidenziato tra l’altro “il bellissimo momento della città” condividendo la scelta dell’Assostampa di premiare Zeno D’Agostino, “a cui sono legato da stima e amicizia e insieme stiamo collaborando da tre anni e mezzo, senza mai uno scontro e realizzando delle cose fantastiche”. “In questi anni abbiamo visto quanto è importante collaborare e lavorare insieme per il bene della città e del suo territorio”. Dipiazza ha salutato ancora e con molto piacere la consegna del premio speciale ai Giuliani nel Mondo, “una realtà che mi emoziona sempre, soprattutto quanto riporta nella nostra città quei giovani figli di nonni e genitori che hanno lasciato queste nostre terre per andare a cercare fortuna all’estero”.

“A trecento anni dalla nascita del Porto Franco -ha spiegato Carlo Muscatello – il San Giusto d’Oro a Zeno D’Agostino e al suo personale contributo allo sviluppo del porto, dunque del futuro di Trieste, va a premiare una crescita fatta di numeri importanti e in continua ascesa, ma soprattutto la visione, la capacità di integrare i territori e di non accontentarsi della pur significativa crescita occupazionale. Merito anche della volontà del presidente D’Agostino di vivere la città, partecipando alla sua vita quotidiana e dialogando con i suoi protagonisti, tra cui gli operatori dell’informazione, senza limitarsi a governarne importanti e fondamentali processi dall’alto o dal di fuori”.

“Con la targa speciale del San Giusto d’oro all’Associazione Giuliani nel mondo – ha motivato ancora il presidente Muscatello – si vuole premiare la capacità di una realtà che festeggia mezzo secolo di feconda attività di portare la triestinità nel mondo, in tutti e cinque i continenti, testimoniando vicinanza a chi è stato costretto a lasciare la propria terra e nutrendo anche attraverso un organo d’informazione le radici di ieri e le attività di oggi”.

La cerimonia è proseguita con la consegna della statuetta del San Giusto d’Oro da parte del presidente dell’Associazione regionale della Stampa Carlo Muscatello nelle mani del presidente Zeno D’Agostino che a sua volta ha espresso con emozione parole di gratitudine per il prestigioso riconoscimento, “un premio pesante fisicamente e per ciò che rappresenta”. D’Agostino ha voluto dedicare questo premio alla sua famiglia, ricordando i genitori, il padre scomparso e la bambina che nascerà tra poco, ripercorrendo così in una chiave di affetti e relazioni umane i momenti legati al suo arrivo a Trieste nel febbraio del 2015 e i quasi cinque anni vissuti nella nostra città. “Ringrazio questa città – ha concluso– che mi ha adottato e di cui ho ricevuto più di quello che ho dato”. Significativa anche la dedica che il presidente D’Agostino ha scritto nel libro d’oro del Comune: “Oggi l’emozione di essere un “figlio adottivo” di questa città arriva al culmine. Grazie Trieste”.

L’edizione 2019 del San Giusto d’Oro è stata dedicata a Pierluigi Rotta e Matteo Demenego, i due agenti uccisi due mesi fa nella Questura di Trieste. Anche i giornalisti triestini hanno voluto così onorare e rendere commosso omaggio a due giovani uomini caduti mentre svolgevano il loro lavoro per la nostra città, una tragedia che ha toccato profondamente la comunità cittadina e ovviamente tutti gli operatori dell’informazione. Ricordato anche il giovane triestino di nascita Manuel Bortuzzo per come ha saputo rispondere al grande dolore di un atto criminale che lo ha menomato, reagendo con grande civiltà, in un modo meraviglioso: un grande esempio soprattutto in questi tempi di odio.

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