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La nuova monografia della Fondazione dedicata a Tullio Crali

Sarà presentata domani, venerdì 26 giugno alle ore 17.30 nel corso della trasmissione dell’emittente televisiva Telequattro “Trieste in diretta”, la ventunesima monografia della Collana d’Arte della Fondazione CRTrieste dedicata alla figura di Tullio Crali.
L’impossibilità di organizzare l’evento, appuntamento ormai tradizionale per gli appassionati d’arte locale e per gli studiosi, al Museo Revoltella, ha indotto la Fondazione a optare per una nuova forma di presentazione: la conversazione dibattito, condotta dal giornalista Umberto Bosazzi, cui parteciperanno il professor Maurizio Lorber relatore, il professor Massimo De Sabbata, autore dell’opera, il curatore della Collana d’Arte della Fondazione professor Alessandro Del Puppo.
L’artista e la sua opera saranno esposti, in modo contestuale: il confronto con opere di artisti coevi fornirà lo scenario in cui collocare le opere analizzate nella monografia per comprendere appieno l’autore il suo rapporto con il periodo per lui più fertile, gli anni Trenta del Novecento.
La trasmissione sarà replicata dall’emittente domenica 28 giugno alle ore 20.

Tullio Crali, uno dei più celebrati aeropittori del futurismo, nasce in Dalmazia nel 1910, ma si trasferisce ben presto a Gorizia, dove vive ed opera per oltre trent’anni.
Nella città giuliana, che da poco è entrata a far parte dell’Italia, aderisce con entusiasmo al Movimento futurista nel 1929 e in pochi anni diviene il principale punto di riferimento locale di Filippo Tommaso Marinetti, il fondatore del Futurismo, cui rimane sempre ideologicamente fedele. Sente profondamente la sua italianità che vive e manifesta nelle opere in una Gorizia che sta ricostruendo la propria identità storica e culturale. Nel corso degli anni Trenta espone a Milano, Parigi, Vienna, alla Quadriennale d’arte di Roma, ma soprattutto alla Biennale di Venezia, dove ha la sua consacrazione nazionale con la mostra personale nell’edizione del 1940.
Per Crali, il futurismo rappresenta una sicura base ideologica che alimenta il mito della velocità, il disprezzo del pericolo e la sfida verso l’ignoto, ma anche una grammatica pittorica per produrre vedute prospettiche azzardate e ipotizzare mondi visionari.
Dopo il Secondo conflitto mondiale si trasferisce a Torino, poi a Parigi quindi in Egitto, al Cairo, dove insegna alla scuola d’arte italiana. Rientra in patria, a Milano, nel 1958 dove rimane fino alla morte, nell’agosto del 2000.
Un artista eclettico, impegnato non solo nel campo della pittura, ma attivo anche nel teatro, nella scultura, nell’architettura e persino nella moda.
Il volume è un altro importante tassello delle monografie della Collana d’Arte della Fondazione CRTrieste, ideale continuazione di quella edita dalla Cassa di Risparmio, serie di prestigiosi volumi, dedicati ad artisti dallo straordinario talento che si è formata e ha lasciato un segno nella Trieste e nella Venezia Giulia tra Otto e Novecento, che testimonia la vivacità artistica di un periodo peculiare nella storia culturale cittadina, offrendo così agli studiosi un importante strumento di approfondimento e agli appassionati del settore un significativo contributo.
La ventiduesima monografia della Collana d’Arte della Fondazione CRTrieste è già in cantiere. Sarà dedicata ad Augusto Cernigoj, incisore, pittore e decoratore nato a Trieste nel 1898. Le ricerche saranno affidate a Matteo Mirko Bonanomi. In un’ottica di valorizzazione del patrimonio artistico riconducibile a Trieste, la Fondazione CRTrieste invita collezionisti pubblici e privati, a segnalare opere e documenti di questo artista che saranno fotografati e studiati per il volume in preparazione, contattando l’ufficio Attività istituzionale della Fondazione CRTrieste allo 040 3478656.

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